Fin dal suo inizio, nel 1968, la Comunità di Sant'Egidio si è rivolta al
mondo dei bambini in difficoltà.
La Comunità di S.Egidio-ACAP opera nello spirito della Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione
internazionale, approvata all'Aja il 29.5.1993 e ratificata dall'Italia con la legge n.476
del 31.12.1998.
Il richiamo alla Convenzione intende esplicitare che l'interesse prioritario del bambino è quello di vivere e crescere in una famiglia.
I criteri che guidano l'azione della Comunità di S.Egidio-ACAP, in continuità con il lavoro svolto da decenni nel campo dell'aiuto e del sostegno ai bambini e ai ragazzi in difficoltà, possono essere sintetizzati nell'impegno per la tutela del minore, nell'attenzione alla sua storia, alle sue esperienze ed alla sua
situazione.
L'alto numero di minori in stato di abbandono che non riesce a trovare una famiglia adottiva, pur in presenza di un gran numero di coppie disponibili all'adozione, mette in luce la necessità di promuovere maggiormente nei paesi ricchi una politica di sostegno a questo fenomeno di grande rilievo sociale.
Tale necessità insieme alle difficili condizioni di vita dovute all'abbandono, di milioni di bambini hanno suscitato successivamente la scelta della Comunità di S.Egidio-ACAP di lavorare nel campo dell'adozione internazionale.
E’ ente autorizzato per le adozioni internazionali dall’11 ottobre 2000 secondo quanto stabilito dalla Commissione per le Adozioni Internazionali